“Noi pensiamo di essere i nostri pensieri, ma in realtà i pensieri sono delle cose che nascono un po’ da sole…” È una delle citazioni di VASCO ROSSI presenti nel film di Fabio MasiIl Decalogo di Vasco, nel quale l’uomo e la rockstar si raccontano. Il film verrà presentato in anteprima al Festival del Cinema di Venezia, presente lo stesso Vasco, venerdì 11 settembre, alle ore 21, presso la Sala Darsema del Lido.
Questo il commento del regista del film: “Il Decalogo di Vasco è un surreale monologo interiore della “Sagoma” di Vasco Rossi. Un viaggio di due amici apparentemente senza meta che risponde ad un interrogativo immediato: dove stanno portando la sagoma?… Nell’opera emerge il conflitto tra l’essere o non essere la rockstar, rappresentato nei pensieri e nelle riflessioni di Vasco…
I capitoli del film, appunto dieci, procedono tra visioni ed emozioni, sogni e incubi, conscio ed inconscio, toccando temi esistenziali anche duri ma facendolo con la leggerezza e l’ironia che accomunano il regista Masi a Vasco Rossi.
I DIECI CAPITOLI
1 Preludio
2 Retrofronte del Palco
3 Vascologia
4 Niente di Vero
5 Profondo Rossi
6 Metodo Parazza
7 InKurtZioni
8 Cartone Animato
9 Essere Vasco
10 Il decalogo di Vasco.
Nell’ultimo capitolo gli autori annunciano una sorprendente anticipazione.
Dopo la presentazione a Venezia, il film verrà trasmesso su Rai3 Domenica 20 Settembre in seconda serata
La trama:
Un immaginario quanto reale “viaggio” che due amici sono costretti a fare con…il ” Cartone Animato” di Vasco Rossi. Se ne vedono e…sentono di belle in una 500 con l’ingombrante “sagoma” in cartone altezza uomo, di Vasco Rossi! Il vero protagonista del film è la “sagoma” di Vasco, il suo avatar, la sigaretta (…elettronica) in bocca e lo sguardo azzurro sempre oltre, che ispira parole e pensieri liberi. Sogni e incubi. Tra il conscio e l’inconscio.
Nemmeno una bandiera del calcio come Paolo Maldini ha frequentato San Siro per così tanti anni. Lo storico capitano rossonero ha esordito nel 1985 e chiuso la sua carriera nel 2009, 24 anni dopo. Un altro mondo, certo, rispetto a quello di VASCO ROSSI, ma fa un certo effetto ricordare che il primo concerto del rocker di Zocca a San Siro risalga a ben 25 anni fa (1990, Fronte del Palco)! Ancora di più sensazione la provoca il fatto che questi anni siano trascorsi lasciando tracce indelebili del passaggio di Vasco. Che, con quello di stasera (che bissa il successo di ieri con lo stadio tutto esaurito), taglierà il traguardo dei 23 concerti nello stadio milanese. Se pensate che il primo degli stranieri, sua maestà il boss Bruce Springsteen, si ferma a 6 presenze, ci si rende subito conto dell’impresa che ha scritto negli anni Vasco Rossi.
Il segreto dell’inossidabilità di Vasco? Ne abbiamo dette e scritte tante, ma forse il segreto è che… non c’è segreto. Nel senso che nulla è studiato e tutto è vissuto. Molto vissuto, nel caso di Vasco. E quando tu che sei sotto il palco percepisci che quello che canta l’uomo col cappellino è quello che ha vissuto, vive o che vivrà lui stesso sulla sua pelle, le anime si fondono e la catarsi ha inizio. Quindi c’è poco da meravigliarsi se chi c’era 25 anni fa, oggi, accompagnato magari da figli o nipoti, sia ancora qua.
Nuovo singolo per VASCO ROSSI: Guai, una ballad scritta da Vasco su musiche di Gaetano Curreri. La canzone è accompagnata da un video (GUARDA) pubblicato su Vevo.
Si avvicina intanto la data d’inizio delLiveKom.015, il tour di Vasco che promette scintille… metal! Si parte da Bari, il 7 giugno, e si va avanti fino al 13 luglio (Padova).
Ecco tutte le date
7 giugno BARI Stadio San Nicola
8 giugno BARI Stadio San Nicola
12 giugno FIRENZE Stadio Franchi
13 giugno FIRENZE Stadio Franchi
17 giugno MILANO Stadio San Siro
18 giugno MILANO Stadio San Siro
22 giugno BOLOGNA Stadio Dall’Ara
23 giugno BOLOGNA Stadio Dall’Ara
27 giugno TORINO Stadio Olimpico
28 giugno TORINO Stadio Olimpico
3 luglio NAPOLI Stadio San Paolo
8 luglio MESSINA Stadio San Filippo
12 luglio PADOVA Stadio Euganeo
13 luglio PADOVA Stadio Euganeo
RDS e Radio Italia sono radio partner ufficiali del LiveKom.015
Il 1990, precisamente il 3 gennaio, si apre con l’arresto dell’ex dittatore di Panama Manuel Noriega. Lo arrestano, pensa un po’ i casi della vita, gli americani, gli stessi che per anni se l’erano tenuti a libro paga (la Cia, nella fattispecie).In Italia, sempre nel 1990, i boss della banda della Magliana vengono ammazzati in pieno giorno (Enrico De Pedis, a via del Pellegrino, Roma), i vecchi partiti si rifanno il look (il partito comunista, per volontà di Achille Occhetto), gli appassionati di cinema gioiscono con Giuseppe Tornatore che porta a casa l’Oscar con Nuovo cinema paradisoe i tifosi di calcio vivono un vero e proprio dramma sportivo quando, nei mondiali di casa, l’Argentina di Maradona butta fuori la Nazionale a un passo dalla finale.
Vasco sul palco durante i concerti di Fronte del Palco
Ma il 1990 per chi vive e racconta la musica è soprattutto un anno storico per la musica live italiana. In quell’anno infatti VASCO ROSSI da Zocca decide di alzare l’asticella. I palasport, piccoli e spesso dall’acustica pessima, non gli bastano più e per il suo Fronte del Palco prenota due stadi: il Flaminio di Roma e San Siro di Milano. Sembra un azzardo anche al più convinto dei suoi fan, e probabilmente lo è. Anche perché, negli stessi giorni, sbarca in Italia il Blond Ambition Tour di Madonna e il tour dei tritaincassi Rolling Stones. Partono le prevendite e, sorpresa: Vasco fa rapidamente l’esaurito in tutti e due gli stadi, Madonna arranca.
Tanto che, alla fine dei giochi, La Notte, un quotidiano, titolerà a nove colonne: Vasco Rossi ha ucciso Madonna!
Non solo: i Rolling Stones, forse spaventati dall’andamento lento della loro prevendita, chiederanno a Vasco di aprire il loro concerto o comunque di partecipare in qualche modo al loro live. Proposta frettolosa e fuori tempo massimo, che il Blasco, pur dicendosi lusingato, rispedirà al mittente. C’è da dire, tra sussulti d’orgoglio dei suoi fan.
I concerti, furono qualcosa di straordianrio. A cominciare dal biglietto. Quasi una reliquia, con tanto di foto live di Vasco.
Biglietto originale Fronte del Palco
File interminabili per conquistarselo (ticketone era ancora lontana…), stringerlo tra le mani, metterlo al sicuro e andare a controllare, un giorno sì e l’altro pure, che non sparisse per chissà quale maleficio…
E poi, il giorno del concerto. Quell’attesa interminabile ma piena d’emozione fuori dallo stadio, la corsa per arrivare più possibile vicino al palco (niente aree “gold”, nel 1990…). E lo spettacolo: produzione faraonica, palco e luci da vero e proprio rock’n’ roll show americano, band affiatatissima, scaletta infinita che alternava (costante di Vasco) pezzi tiratissimi a ballate strappa accendini (le lucine artificiali dei cellulari arriveranno anni dopo…).
Il cielo lasciamolo ai passeri… noi stiamo con i piedi per terra: questo l’urlo di Diego Spagnoli a introdurre Vasco, quasi sputato fuori dalla terra sulle note di Muoviti.
“Guardami, credi che sia tutta rose e viole questa vita mia… Guardami, credi che sia una favola la più bella che ci sia…“.
Un concerto rock con tutti i crismi, uno spettacolo che marchierà indelebilmente migliaia di cuori. Uno di quegli eventi che, a distanza di anni, ti faranno dire: Io c’ero!
C’è da aggiungere che quei due concerti avrebbero potuto appagare chiunque, ma non Vasco. Che oggi, 25 anni e tanti live straordinari dopo (due su tutti: Rock Sotto l’Assedioe Imola) è ancora in pista, pronto a partire per il suo Live Kom 2015.
E a distanza di tanti anni, molti di quelli che erano su quel fronte del palco saranno ancora lì, magari un po’ più distanti dalle prime file (largo ai giovani…) ma sempre pronti a condividere un evento che non smette di emozionare e unire. Perché è vero: it’s only rock’n’ roll ma, alla fine dei giochi, su quel palco passa una buona parte della vita di tanti di noi. E se qualcuno ce la racconta sotto forma di canzoni in un paio d’ore, non possiamo non essere lì a godercela.